Smartband e smartwatch: è boom nei paesi emergenti

di | 10 Giugno 2019

Negli ultimi anni, una vera e propria moda ha invaso l’intero pianeta: possedere dei dispositivi indossabili smart. Un mercato, quest’ultimo, in netta e costante ascesa, che trova il crescente gradimento dei consumatori, anche coloro i quali non sono appassionati, in senso stretto, del mondo tecnologico.

A farla da padrone sono, senz’ombra di dubbio, gli smartwatch, con Apple Watch assoluto ed indiscusso leader del settore, seguito a ruota da Xiaomi e Fitbit. Secondo una recente indagine di mercato, nel primo trimestre del 2019 sono stati spediti oltre 28 milioni di dispositivi indossabili, in sensibile aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+4,5%)

Il boom di questi dispositivi, però, non è certamente ascrivibile alle nazioni maggiormente industrializzate, ma bensì a quelle dei cosiddetti “paesi emergenti”, che in alcuni casi, vedasi la Cina, sono già divenute grandi da un bel po’ di tempo: Asia, Europa orientale, America Latina, Africa e Medio Oriente sono le macroaree dove si sono registrati i maggiori ordini di vendita, spinti anche dal crescente successo degli smartband dedicati al fitness, accessibili ad un costo decisamente più economico rispetto agli smartwatch.

Un decremento nei paesi sviluppati che non preoccupa, tuttavia, le maggiori case produttrici di smartwatch e smartband, ormai pronte ad immettere sul mercato nuovi e sofisticati dispositivi indossabili in grado di rilanciare mercati come quello statunitense, europeo e giapponese.

Per quanto concerne le quote di mercato, Apple, grazie al proprio “Apple Watch“, risulta ancora leader del settore, con un grado di penetrazione commerciale del 17%, in forte aumento (+5%) rispetto alla scorsa annata. Non troppo distante dal colosso statunitense troviamo Xiaomi, con una quota di mercato del 15%, che ha ricevuto ordini di spedizioni nell’ultimo trimestre per oltre 4,5 milioni di pezzi, mentre il podio viene completato da Fitbit, nonostante negli ultimi due trimestri abbia segnato un po’ il passo dopo il boom realizzato con la proposizione dei propri smartwatch.